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Dopo la pandemia gli italiani assicurano le mura domestiche: cosa è accaduto?

Forse è l’abitazione uno dei luoghi mutati più profondamente nel corso di questi ultimi 3 anni. Se prima la casa era vista come mero ambiente in cui stazionare nelle ore notturne o durante il weekend, complice pandemia e lavoro agile è divenuta protagonista di una trasformazione che l’ha portata a essere ben più che un rifugio. La casa, oggi, si abita e si vive, è luogo di riposo e sinonimo di accoglienza, è ufficio, ma anche luogo di incontro e relax. Vivere maggiormente l’abitazione, al pieno delle proprie potenzialità, ha restituito, tuttavia, anche conseguenze in termini di sicurezza. Tanto che oggi aumenta il numero di chi vuole assicurare le mura domestiche.

La casa come porto sicuro

Un dato che non sorprende: già nel 2022, come confermato dal report ‘L’assicurazione Italiana’, rilasciato dall’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), emergeva un aumento di richieste di sottoscrizione di contratti assicurativi a protezione della casa. Secondo lo studio, infatti, solo a marzo dello scorso anno è stato registrato un aumento del +14,4% nel ramo danni rispetto al periodo pre-pandemico.
Un dato che già allora restituiva una fotografia puntuale delle nuove necessità degli italiani, figlie di due anni di incertezza in cui la casa si è trasformata da luogo in cui trascorrere la notte a porto sicuro.

Cosa è cambiato in tre anni?

E dopo 3 anni gli italiani hanno ben chiaro in mente quale sarà la casa del futuro: green, tecnologica, cyber sicura. Se durante il lockdown l’abitazione era diventata una prigione dorata, oggi la percezione delle persone è cambiata, e con essa anche il modo di vivere il proprio ambiente domestico.
Questo è quanto emerge anche da una ricerca BVA-Doxa promossa da Groupama Assicurazioni per l’Osservatorio Change Lab, Italia 2030, che monitora e analizza i principali trend che modificheranno il modo di vivere degli italiani nel corso dei prossimi dieci anni, nonché il loro impatto su economia, ambiente e sviluppo del Paese.

Un luogo polifunzionale in cui la parola chiave è condivisione

Per il 73% degli intervistati, oggi la casa è un luogo polifunzionale in cui la parola chiave è ‘condivisione’, di spazi, momenti, esperienze, ma anche un investimento sicuro (35%) da lasciare in eredità ai figli a garanzia di un futuro più roseo (46%). Gli italiani sono un popolo di proprietari di casa (il 79% del campione dichiara di possederne una), ne percepiscono l’importanza e sentono l’esigenza di proteggerla. Sono 8 su 10, infatti, gli italiani che sostengono il valore di un’assicurazione sulla casa. E il 54% ha già provveduto a stipularne una.

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