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Per fare un figlio bastano da 500 a 1.000 euro al mese

Per fare un figlio le coppie italiane vorrebbero avere un’entrata mensile tra i 500 e i 1.000 euro al mese, a seconda del reddito, almeno fino al termine della scuola primaria del bambino. Non servono quindi meccanismi fiscali o sostegni complessi. È quanto è emerso da un sondaggio realizzato dalla Società di diagnosi prenatale e medicina materno fetale a 425 persone, di cui 270 donne in età fertile e 155 coppie, durante consulenze cliniche ginecologiche avvenute da gennaio 2023 a oggi. L’indagine ha chiesto agli intervistati quali tra bonus vigenti, detassazione, rafforzamento degli attuali sostegni sociali, ad esempio, per l’acquisto di libri, per asili, o congedi parentali, e un contributo di 500-1.000 euro a figlio, secondo il reddito, quale fosse la misura di sostegno più convincente. E che farebbe, quindi, decidere alle coppie di allargare la famiglia.

Le giovani coppie vogliono un sostegno economico per ogni nuovo nato 

Secondo il sondaggio, i bonus vigenti sono stati considerati assolutamente insufficienti, come insufficiente è considerata la detassazione e irrilevanti i sostegni sociali. Il contributo di 500-1.000 euro a figlio ha avuto invece il 100% dei consensi.
“È apparso evidente che le giovani coppie hanno le idee chiare su cosa permetterebbe loro di decidere di mettere al mondo un bambino – ha commentato Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società di diagnosi prenatale e medicina materno fetale -: ovvero un sostegno economico serio per ogni figlio”. 

I figli sono una ricchezza: garantiscono il futuro e muovono l’economia

Invece di erogare euro a pioggia, “si dovrebbero sostenere con denaro nelle tasche per ogni figlio quelle 50.000, 100.000 coppie che, per oggettivi limiti reddituali, non si possono permettere un bambino – ha aggiunto Giorlandino -. I figli sono una ricchezza, oltre a garantire il futuro, muovono l’economia. Si comincerebbero a vedere, di nuovo, per le strade le pubblicità dei prodotti dell’infanzia che stanno scomparendo, sostituite da una pletora di cartelloni gallows humor, macabri e imbarazzanti richiami per agenzie di pompe funebri”.

“Nascono 300 mila italiani a fronte di 800 mila decessi”

Giorlandino ha invitato quindi a “non dimenticare che nascono solo 300.000 italiani a fronte di circa 800.000 decessi: stiamo perdendo oltre 500.000 connazionali all’anno. Tra pochi decenni non ci saranno più italiani. Si perderà quel meraviglioso popolo che da oltre 2.000 anni è un faro di civiltà, cultura e progresso per tutta l’umanità. Qui non si tratta di evocare una complottistica ‘sostituzione etnica, ma è evidente che stiamo scomparendo”.

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