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Cambiano le regole del dating: per GenZ parola d’ordine autenticità

La GenZ sta riscrivendo le regole e gli standard delle generazioni precedenti rispetto alle relazioni. Circa l’80% di chi ha 18-25 anni considera il proprio benessere una priorità quando frequenta qualcuno, e il 79% ritiene che i potenziali partner debbano condividere questo tipo di approccio.
Non solo: il 75% di giovani single conferma di trovare più attraente un match che lavora sulla propria salute mentale. Sono alcuni dati emersi dal report The Future of Dating 2023, ‘A Renaissance in Dating, Driven by Authenticity’ di Tinder. Con il ritorno alla normalità dopo la pandemia, il report di quest’anno individua nuovi trend e abitudini nel dating, costruite su tre pilastri fondamentali: inclusività, tecnologia, e soprattutto, autenticità.

Creare connessioni senza filtri e maschere

Insomma, la GenZ dà più importanza a relazioni basate su valori come fedeltà (79%), rispetto (78%), mentalità aperta (61%), e meno sull’aspetto fisico (56%). In pratica, la GenZ è disposta a mostrare la propria personalità senza filtri e maschere, prendere o lasciare. Quando si tratta di appuntamenti, creare connessioni reali e autentiche rimanendo fedeli al proprio io è in cima alle priorità dei giovani su Tinder. E avere idee e opinioni chiare è fondamentale. In questo, l’alcol, o meglio la sua mancanza, gioca un ruolo cruciale. Il 72% degli iscritti a Tinder afferma sul profilo di non bere alcolici o di farlo solo occasionalmente.

No a giochetti e strategie di conquista

Inoltre, giochetti e strategie di conquista non fanno parte della indole dei GenZ, che rispetto ai dater di età superiore hanno il 32% in meno di probabilità di sparire con una persona, il cosiddetto ‘ghosting’.
Inoltre, il 77% degli utenti di Tinder risponde a una persona che gli interessa nel giro di 30 minuti, il 40% in massimo 5 minuti e più di un terzo immediatamente. Un dato interessante se confrontato con il modo in cui i Millennial consideravano gli appuntamenti 10 anni fa. Il 73% di chi oggi ha tra 33-38 anni concorda che le strategie di conquista (farsi desiderare, dare segnali poco chiari, sondare il terreno) erano considerate la normalità quando avevano 18-25 anni, mentre oggi non lo sono più.

Tinder: un luogo sicuro  

Ora ciò che effettivamente conta sono le persone, ciascuna con la propria unicità. L’80% dei membri di Tinder afferma di aver conosciuto e incontrato una persona di un’altra etnia o cultura
Due terzi degli utenti (circa il 66%) ammette che grazie a Tinder ha potuto conoscere e frequentare gente al di fuori della propria cerchia sociale, riporta Adnkronos, conoscendo persone che altrimenti non avrebbe mai potuto incontrare nella quotidianità. Questo dato è rilevante anche per i membri della comunità LGBTQIA+, che riconoscono Tinder come un luogo sicuro in cui fare coming-out, ancora prima di farlo con familiari o amici.

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